Classi energetiche casa: quali sono e come migliorarle

RISPARMIO ENERGETICO

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L’efficienza energetica è oggi uno dei fattori più importanti nella valutazione di un immobile: incide sui consumi, sul comfort abitativo, sul valore di mercato e sulla possibilità di vendere o affittare la casa con maggiore facilità.

Con l’aumento del costo dell’energia e l’evoluzione delle normative europee in tema di efficienza energetica, conoscere la classe energetica della propria abitazione è diventato fondamentale, soprattutto per chi sta pensando di ristrutturare o di migliorare il risparmio energetico.

In questo articolo vediamo cosa indica la classe energetica, come viene calcolata, quali sono i requisiti richiesti e quali lavori – come la sostituzione degli infissi – possono contribuire e migliorare la classe della tua casa.

 

Cosa indica la classe energetica di una casa

La classe energetica di un edificio rappresenta il livello di efficienza con cui l’immobile utilizza l’energia per garantire comfort termico, acqua calda sanitaria e, in alcuni casi, raffrescamento. È un parametro che esprime l’Indice di Prestazione Energetica Globale (EPgl), ovvero il consumo annuale di energia per metro quadro necessario per mantenere l’abitazione in condizioni ottimali, che viene espresso in kWh/mq anno.

La classe energetica è quindi uno strumento essenziale per comprendere quanto un edificio sia performante dal punto di vista dell’isolamento termico, della qualità dell’involucro (pareti, coperture, infissi ) e dell’efficienza degli impianti.

 

Una classe energetica elevata indica consumi ridotti e minore dispersione, mentre classi medio-basse sono spesso associate a edifici datati o poco isolati.

 

Quali sono le classi energetiche di una casa

In Italia le classi energetiche vanno dalla A4 (massima efficienza) alla G (minima efficienza). Ogni classe corrisponde a un intervallo di consumo (EPgl) e riflette il comportamento energetico dell’edificio nel suo complesso. Le classi vengono riportate all’interno dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), che deve essere redatto da un tecnico abilitato.

La differenza tra una classe e l’altra può essere significativa: ad esempio, un immobile in classe A4 può consumare anche dieci volte meno rispetto a uno in classe G. Di seguito una tabella con i valori indicativi delle classi energetiche.

 

Tabella Classi Energetiche

Classe energetica Descrizione livello di efficienza EPgl
(kWh/m² anno)
Classe A4 Massima efficienza, edificio NZEB o quasi zero ≤ 0,40
Classe A3 Prestazioni molto elevate 0,40 – 0,60
Classe A2 Edificio altamente efficiente 0,60 – 0,80
Classe A1 Edificio efficiente 0,80 – 1,00
Classe B Buon livello di efficienza 1,00 – 1,20
Classe C Prestazioni sopra la media degli edifici esistenti 1,20 – 1,50
Classe D Prestazioni medie 1,50 – 2,00
Classe E Edificio energivoro 2,00 – 2,60
Classe F Bassa efficienza energetica 2,60 – 3,50
Classe G Minima efficienza, forte dispersione > 3,50
 

 

Come si calcola la classe energetica di una casa e da cosa dipende

Il calcolo della classe energetica avviene secondo le norme tecniche nazionali che stabiliscono come determinare l’EPgl, che dipende da una serie di fattori.

 

Da cosa dipende la classe energetica di una casa

Gli elementi principali che determinano la classe energetica sono:

  • Involucro edilizio: capacità della struttura di trattenere il calore in inverno e non surriscaldarsi in estate. Pareti, tetto, pavimenti e soprattutto infissi influiscono in modo significativo sulla trasmittanza termica.
  • Impianti termici: rendimento della caldaia o della pompa di calore, distribuzione, emissione e regolazione del calore.
  • Sistemi di ventilazione e ricambio d’aria: presenza o meno di ventilazione meccanica controllata.
  • Produzione da fonti rinnovabili: pannelli fotovoltaici, solare termico, pompe di calore ad alta efficienza.
  • Tenuta all’aria e ponti termici: aspetti spesso critici negli edifici più datati.

La combinazione di tali fattori consente di determinare la classe energetica complessiva. Migliorare anche uno solo di questi aspetti può portare benefici importanti in termini di consumi e comfort abitativo.

 

Come conoscere la classe energetica di una casa

Per conoscere la classe energetica del proprio immobile è necessario disporre dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Il documento è obbligatorio in caso di vendita, affitto e per molte tipologie di interventi edilizi. L’APE ha una validità di dieci anni, a patto che non vengano eseguiti lavori che modificano le prestazioni energetiche dell’edificio.

Se non si ha un APE aggiornato, è necessario richiederne uno nuovo a un tecnico certificatore. Durante il sopralluogo obbligatorio, il professionista verifica:

  • le caratteristiche dell’involucro (pareti, copertura, pavimenti);
  • la qualità e la tipologia degli infissi;
  • la tipologia e l’efficienza degli impianti termici;
  • eventuali sistemi di generazione da fonti rinnovabili.

Solo l’analisi congiunta di questi elementi permette di definire correttamente la classe.

 

Chi certifica la classe energetica

La certificazione energetica può essere redatta esclusivamente da un tecnico abilitato e accreditato, in genere un ingegnere, architetto o geometra con specifica formazione nel settore dell’efficienza energetica. Il certificatore deve operare in modo indipendente, eseguire un sopralluogo obbligatorio e applicare le metodologie previste dalla normativa vigente.

Il documento finale, l’APE, ha valore ufficiale e deve essere depositato nel catasto energetico regionale. È obbligatorio allegarlo agli atti di vendita e ai contratti di locazione, nonché esibirlo nelle pubblicità immobiliari.

 

Come aumentare la classe energetica di una casa

Migliorare la classe energetica significa intervenire sui principali punti deboli dell’edificio, riducendo le dispersioni, aumentando l’isolamento e rendendo più efficienti gli impianti.

Tra gli interventi più efficaci rientrano:

  • sostituzione degli infissi con modelli performanti;
  • installazione di serramenti a triplo vetro;
  • coibentazione delle pareti e della copertura;
  • sostituzione della vecchia caldaia con una pompa di calore o una caldaia a condensazione ad alta efficienza;
  • integrazione di sistemi da fonti rinnovabili.

Di seguito una tabella con gli interventi più efficaci e il salto della classe energetica.

Intervento Come Perché Miglioramento  
Infissi La sostituzione dei vecchi infissi consiste nel sostituire porte esterne e finestre con infissi moderni, migliori dal punto di vista dell'isolamento termico.   L'eliminazione dei ponti termici consente un miglioramento delle prestazioni dell'edificio. Può portare al miglioramento fino a 2 classi energetiche.  
Cappotto termico Installare un cappotto termico esterno consiste in una serie di strati isolanti in modo da garantire un isolamento completo termico e acustico.   Il cappotto termico migliora il comfort abitativo, assicura riqualificazione energetica e risparmi in bolletta. Può portare ad un miglioramento fino a 2 classi energetiche.  
Caldaie Installare sistemi ibridi, come pompe di calore e caldaie a condensazione e le caldaie a combustibili rinnovabili, come idrogeno e biometano.   La presenza in un'abitazione di una caldaia a gas abbassa la classe energetica dell'edificio. Può portare a un miglioramento fino a 2 classi energetiche. *
Pannelli Fotovoltaici L'impianto fotovoltaico non necessita di particolari opere murarie per essere installato. Fondamentale è l'orientamento: ottimale a sud.   Aumenta l'efficienza energetica della casa o dell'azienda, riducendo i costi in bolletta e l'impatto ambientale. In abbinamento alla caldaia, possono portare ad un miglioramento fino a 2 classi energetiche. **
Pompa di calore La pompa di calore permette di ottenere aria calda o aria fredda attraverso appositi split.   Non utilizza combustibili ma energia solare, in abbinamento ai pannelli fotovoltaici. In abbinamento ai pannelli fotovoltaici, può portare ad un miglioramento fino a 2 classi energetiche.  
Ventilazione meccanica (vmc) È un sistema di ventilazione per lo scambio d'aria tra interno ed esterno con un riciclo continuo.   Permette di avere il corretto ricambio d'aria all'interno della casa, e ristabilisce i valori corretti di ossigeno. In abbinamento alla caldaia e ai pannelli fotovoltaici, può portare ad un miglioramento fino a 2 classi energetiche.  

*Da gennaio 2024 è vietata l'installazione di caldaie a combustibili fossili (classiche caldaie a gas)
** Per tutti i nuovi edifici sarà obbligatorio installare impianti fotovoltaici entro il 2028, mentre per quelli ristrutturati si ha tempo fino al 2032 per mettersi in regola.

 

 

Quante classi energetiche si guadagnano sostituendo gli infissi?

Nel caso di edifici datati, l’intervento sugli infissi rappresenta spesso la soluzione con il miglior rapporto costi/benefici grazie alla riduzione immediata delle dispersioni termiche e all’aumento del comfort interno.

La sostituzione degli infissi può consentire infatti un miglioramento significativo della classe energetica, soprattutto quando si parte da serramenti molto datati. In media, la sostituzione con infissi ad alte prestazioni può determinare un salto di una classe energetica, ma in molti casi è possibile ottenere anche due classi, specialmente se l’intervento è abbinato a una migliore regolazione degli impianti.

Il guadagno in termini di classe dipende dalla superficie finestrata dell’abitazione, dal clima della zona e dal tipo di serramento installato. Infissi con elevato isolamento termico e vetrocamere performanti contribuiscono a ridurre notevolmente le dispersioni, fornendo un apporto decisivo al miglioramento dell’EPgl.

 

 

Altre domande frequenti sulle classi energetiche

Gli infissi incidono davvero sulla classe energetica?

Sì, in modo significativo. Infissi performanti riducono la trasmittanza, limitano le dispersioni e migliorano l’EPgl, contribuendo al salto di una o più classi.

 

Quali sono gli interventi per migliorare l’efficienza energetica?

Gli interventi più efficaci sono la sostituzione degli infissi, l’isolamento dell’involucro (pareti e tetto), l’aggiornamento dell’impianto di riscaldamento con sistemi più efficienti e l’integrazione di fonti rinnovabili come il fotovoltaico.

 

Come posso calcolare la dispersione energetica delle finestre del mio appartamento?

Un metodo specifico per valutare l’efficienza energetica di finestre e infissi è l’analisi termografica che permette di individuare i ponti termici e capire esattamente come riqualificare il vano finestra secondo le diverse esigenze abitative. Solo dopo una valutazione corretta, è possibile procedere con un progetto corretto di riqualificazione energetica individuando i punti esatti su cui intervenire e la tipologia di infissi da sostituire.

 

Come faccio a passare dalla classe F alla classe A?

Per passare dalla F alla A è necessario intervenire sia sull’involucro sia sugli impianti. In genere occorrono: nuovi infissi, cappotto termico e un impianto di riscaldamento ad alta efficienza, preferibilmente abbinato a fotovoltaico. Una valutazione energetica iniziale definisce con precisione gli interventi necessari.

 

Come faccio a fare il passaggio di 2 classi energetiche?

Il salto di due classi si ottiene combinando almeno due interventi tra: sostituzione degli infissi, isolamento dell’edificio e aggiornamento dell’impianto termico. In molti casi infissi e impianti moderni possono bastare, ma il miglioramento effettivo va verificato tramite APE pre e post intervento.

 

Quanto si risparmia passando da una classe energetica bassa a una alta?

Il risparmio può essere molto consistente: passando da una classe G a una A, i consumi possono ridursi anche dell’80%.

 

Esiste una classe energetica obbligatoria per vendere?

Attualmente, in Italia non esiste una classe minima obbligatoria per vendere o affittare un immobile. Sul fronte dell’Unione Europea, la direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni degli edifici per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Al momento è in continuo aggiornamento e ha introdotto dei requisiti di miglioramento che devono ancora essere recepiti dagli Stati membri.

 

Case non vendibili dal 2030: quali sono?

Negli ultimi anni si è diffusa la convinzione che dal 2030 le case in classe bassa (come la F o la G) non saranno più vendibili. In realtà, a oggi non esiste alcun divieto di vendita per immobili con prestazioni energetiche modeste. La Direttiva europea prevedeva nelle prime bozze, l’obbligo di portare gli edifici residenziali almeno in classe E entro il 2030 e in classe D entro il 2033. Tuttavia, queste ipotesi sono state oggetto di revisione, rinvii e modifiche, e allo stato attuale non sono in vigore vincoli che impediscano la vendita di questi immobili.

È anche vero però che il mercato immobiliare sta già penalizzando gli edifici in classe bassa, che subiscono deprezzamenti più marcati e richiedono interventi di riqualificazione energetica per mantenere la loro appetibilità.

 

 

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